(Micaela Cappellini - 25/02/2020)
Il 4 dicembre 2019 la corte di giustizia europea decreta che le parole “aceto” e “balsamico”, prese singolarmente, possono essere usate da chiunque senza per questo violare l’esclusiva dei consorzi italiani. “Il balsamico è stata una delle più grandi occasioni perse del mondo agroalimentare italiano”, sostiene Andrea Bezzecchi, intervistato dal giornale.
E continua “Il fatto che la parola ‘balsamico’ fosse prevista dal punto di vista normativo per una ricetta dagli standard qualitativi troppo bassi, che non fosse in grado di distinguerlo da un prodotto fatto altrove, senza legame con il territorio (il balsamico di Modena IGP), è stato la base per un processo di banalizzazione che poi ha tolto ogni possibilità di tutela al termine ‘balsamico’”.